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Impianto PFASZero di Tezze/Costo: approvato il progetto che sarà tra i più grandi in Italia. All’anno gestirà 2,7 Miliardi di litri d’acqua PFASzero trattata con i filtri a Carboni Attivi.

Il Sindaco Alessia Bevilacqua

“Il nuovo impianto PFAS ZERO di Canove Tezze e Costo, è un’opera fondamentale nella lotta contro i PFAS. Un’opera che va costruita a tutela di tutti i cittadini di Arzignano.
L’impianto PFASZero sarà uno dei più grandi d’Italia poichè riuscirà a gestire acqua pulita a PfasZero per oltre 2,7 MILIARDI DI LITRI d’acqua all’anno (pari a 1.080 piscine olimpioniche).

L’acqua sarà trattata con grande sistema di filtri a carboni attivi.

L’investimento complessivo sarà di circa 7,5 milioni di euro.

L’impianto sarà dotato inoltre di autonomia elettrica e di un impianto fotovoltaico da 35 kw

LE TAPPE FINORA

• Febbraio 2020
Acquisizione del terreno e Sviluppo progetto Definitivo

• Maggio 2020 ,
Ottenuti i pareri favorevoli mediante il ricorso alla Conferenza dei Servizi, ed approvato il progetto Definitivo.

• Giugno/Novembre 2020
Sviluppo del progetto esecutivo e autorizzazione Beni Archeologici

Una volta ottenute le autorizzazioni, le opere saranno completate in circa 2 anni.

UN ITER COMPLESSO SENZA DEROGHE ALLA NORMATIVE VIGENTI

L’iter, piuttosto complesso visto le dimensioni dell’impianto, non ha potuto usufruire delle deroghe concesse dal Ministero per i progetti del Commissario Straordinario per la sostituzione delle fonti di approvvigionamento di Brendola e Lonigo gravemente compromesse dalla presenza di Pfas e quindi ha seguito l’iter ordinario dovendo concedere anche maggiori termini, così come previsto dalle varie disposizioni governative finalizzate al contenimento della diffusione del Covid-19.

IL QUADRO COMPLETO DEL PROGETTO

Il nuovo centro idrico di Canove si inserisce nell’ambito di un intervento su vasta scala che prevede l’interconnessione dei sistemi di fondovalle; il progetto di fattibilità tecnica ed economica era stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di Acque del Chiampo in data 14/12/2017.

Per quanto riguarda il campo pozzi di Canove, il progetto prevedeva la realizzazione di un serbatoio da 750 m³ ed il potenziamento degli impianti di sollevamento, ora costituiti dalle pompe di profondità in corrispondenza dei 4 pozzi, con la duplice funzione sia di distribuire ad Arzignano che sollevare al serbatoio Poiaracca, per il quale si prevedeva un ampliamento, lungo l’esistente condotta DN 450 in acciaio. Successivamente si è valutata una nuova ipotesi progettuale che consentirà di realizzare la vasca di accumulo dimensionata non solo in funzione delle esigenze di Canove, ma anche di quelle che sarebbero state soddisfatte con l’ampliamento del serbatoio Poiaracca.
Verificata la fattibilità tecnica della nuova ipotesi progettuale, si è dato corso alla redazione del progetto definitivo che prevede la realizzazione di un accumulo di 7.700 m³.

Il totale dell’acqua gestita è pari a :
288 litri/abitante/giorno x 26.000 abitanti x 365 giorni =
2,7 miliardi di litri/anno

Al fine di prevedere adeguati sistemi di trattamento nei confronti dei cosiddetti “inquinanti emergenti”, ed in particolare delle sostanze perfluoro-alchiliche, il Centro Idrico sarà inoltre dotato di un impianto di filtrazione a carboni attivi (GAC) in grado di trattare tutta la portata. Per garantire il funzionamento degli impianti anche in caso di mancanza di energia elettrica dalla rete, è prevista l’installazione di un gruppo elettrogeno adeguatamente dimensionato. È prevista inoltre l’installazione di un impianto fotovoltaico in grado da 35 kW.

Il costo complessivo dell’intervento è di 7.500.000 Euro.